Quaderno valutazione e recuperabilità del danno evolutivo e delle competenze genitoriali nel maltrattamento dell’infanzia e adolescenza.

La SISST è lieta di promuovere il Quaderno “Valutazione e recuperabilità del danno evolutivo e delle competenze genitoriali nel maltrattamento dell’infanzia e adolescenza. Raccomandazioni per gli operatori” è una “costola” delle “Linee d’indirizzo regionali per l’accoglienza e la cura di bambini e adolescenti vittime di maltrattamento/abuso”prodotte dalla Regione Emilia-Romagna. Si tratta del terzo Quaderno[1] rivolto ai professionisti dei Servizi Sociali, Sanitari e Educativi (altri sono in “cantiere”), con l’intento di fornire una mappa nelle varie fasi del lavoro con i bambini/ragazzi e le loro famiglie quando sono presenti esigenze di tutela, ed è inteso come guida per sostenere pratiche basate sull’evidenza maturate nella prospettiva ecologica dello sviluppo. Ogni capitolo è corredato da raccomandazioni operative che prendono spunto dal principio generale “primum non nocere” che dovrebbe essere adottato anche (e soprattutto) nella protezione dei soggetti in età evolutiva (Bentovim e Al., 2009; Budd, 2005).

Non sono poche le novità introdotte da questo lavoro che ha impegnato un gruppo di esperti coordinato da Mariagnese Cheli vicepresidente SISST e Monica Pedroni per quasi 2 anni: dalla individuazione delle principali criticità riscontrate nei Servizi, in un’ottica trauma-orientata, all’importanza di integrare gli interventi di valutazione delle capacità genitoriali con la loro recuperabilità e con l’assessment del danno evolutivo, all’attenzione posta sugli effetti dell’esposizione a materiale traumatico negli operatori in assenza di dispositivi necessari a garantire prassi “sufficientemente buone”.

L’auspicio e che questo strumento possa sostenere l’appropriatezza degli interventi nelle giovani generazioni di professionisti della tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, nella consapevolezza che, se idealmente la valutazione delle capacita genitoriali può fornire un contributo sostanziale nelle decisioni relative alla protezione e al benessere dei soggetti in età evolutiva, è pur vero che è sempre contestualmente esposta al pericolo di restituire, nel peggiore dei casi, informazioni superficiali, errate, parziali,

incongrue e/o irrilevanti, che violano i diritti relazionali del figlio e del genitore, rischiando di trasformare l’intervento dei servizi di protezione dell’infanzia in una pratica intrusiva o, nel peggiore dei casi, oppressiva (White, 2005 Budd, 2005).

Per consultare il quaderno cliccare sul QUI

(1). Maltrattamento e abuso sul minore. Raccomandazioni per la valutazione clinica e medico-legale: 2. Fratture e abuso. Raccomandazioni per il percorso diagnostico. Reperibili in a questo link